Sizing & Fitting: la sinergia che rende perfetta la tua pedalata

Ti sei mai chiesto perché alcune persone sembrano nate in sella alla loro bicicletta, mentre altri faticano a trovare una posizione comoda ed efficiente?

La risposta, in gran parte, risiede in due concetti fondamentali: sizing e fitting.

Sizing: le fondamenta della tua bici su misura

Il cosiddetto sizing è il processo iniziale di determinazione delle dimensioni ideali del telaio di una bicicletta. Immagina di costruire una casa: prima di iniziare a pensare al colore delle pareti o al tipo di parquet, devi stabilire le dimensioni delle stanze e la disposizione generale degli ambienti. Il sizing è esattamente questo: definisce le proporzioni del tuo futuro telaio, in base alle caratteristiche uniche del tuo corpo.
Grazie al Sizing Digitale by Gregario, oggi puoi ottenere un dimensionamento personalizzato comodamente da casa tua. Attraverso le misurazioni e, con la successiva intervista dedicata, siamo in grado di determinare le dimensioni corrette del tuo kit telaio VERA, creando così una base solida per una bicicletta che si adatta perfettamente alla tua unicità.
È importante sottolineare che, nonostante alcuni inevitabili limiti di precisione e ripetibilità della rilevazione delle misure tramite web app, il Sizing Digitale offre un punto di partenza estremamente valido. Ve ne portiamo un esempio concreto: nell’immagine qui sotto vedete sovrapposti i sizing ottenuti con due misurazioni (fatte con telefoni e setup differenti) di uno stesso ciclista, mentre in tabella sono riportate le misurazioni dei segmenti e le coordinate dei punti di contatto ottenuti.
Nonostante le due misurazioni abbiano fornito risultati diversi per quasi tutti i segmenti (con picchi fino a 16 mm), i punti di contatto calcolati ricadono ampiamente negli intervalli di regolazione presenti su reggisella, sella, attacco e manubrio di VERA.

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Misurazione 1 [mm] Misurazione 2 [mm] Differenza (2-1) [mm]
Spalle 356 365 +9
Torso 548 541 -7
Braccio 316 306 -10
Avambraccio 304 291 -13
Femore 471 455 -16
Tibia 410 425 +15
Coordinate risultanti per i punti di contatto
Xs 215 207 -8
Zs 735 733 -2
Xc 593 593 0
Zc 652 641 -11

Fitting: l’affinamento finale per una pedalata su misura

Il fitting è invece un processo più approfondito che si concentra sulla regolazione fine della posizione del ciclista sulla bicicletta. Una volta che il telaio è stato costruito secondo le dimensioni determinate dal sizing, il fitting permette di affinare ulteriormente la posizione, agendo su elementi come:

  • – Sella e reggisella: altezza, avanzamento (o arretramento)
  • – Attacco e manubrio: altezza (utilizzando raiser o giocando sull’inclinazione dell’attacco) ed eventualmente anche lunghezza (cambiando l’attacco fornito con una versione su misura)

Il fitting è essenziale per ottimizzare la tua performance, ridurre il rischio di infortuni e garantire il massimo comfort durante la pedalata e non è solo un procedimento una tantum, va ripetuto con cadenza regolare per correggere variazioni stagionali o per compensare condizioni momentanee.

Sizing e fitting: un binomio vincente

È importante infine sottolineare che sizing e fitting sono due fasi complementari e non in concorrenza tra loro. Una volta realizzato il kit telaio VERA attraverso il corretto sizing, quel che serve per raggiungere il posizionamento ottimale sarà facilmente recuperabile con le micro-regolazioni in una seduta di bike fitting. Al contrario, se il punto di partenza è un kit telaio con misure inadeguate: anche il bike fitter più esperto si troverà in difficoltà e il risultato sarà sempre un compromesso frustrante per tutti.
Naturalmente, per chi desidera una precisione ancora maggiore, è possibile eseguire più misurazioni e calcolare una media dei valori ottenuti. Un approccio statistico permette di ridurre l’impatto di eventuali imprecisioni di una singola misurazione, tuttavia anche senza questa ulteriore raffinatezza, il Sizing Digitale è in grado di fornire un risultato decisamente affidabile grazie alla flessibilità delle regolazioni offerte dal kit telaio VERA.
Per concludere:

  • – Il sizing fornisce le basi per una bicicletta su misura, garantendo che il telaio sia della dimensione corretta per il tuo corpo.
  • – Il fitting permette di affinare la posizione sulla bicicletta, ottimizzando la tua performance e il tuo comfort.

Il nostro servizio di Sizing Digitale ti offre la possibilità di ottenere un dimensionamento accurato e personalizzato del telaio, senza dover uscire di casa. Tuttavia, per ottenere il massimo dalla tua bicicletta su misura, ti dovrai sempre affidare ad un bike fitter professionale, che potrà integrare la valutazione con analisi della potenza espressa e della dinamica di pedalata o approfondire eventuali criticità specifiche. Poiché il punto di partenza sarà già ben calibrato sulle tue caratteristiche, il lavoro del bike fitter sarà molto più gratificante, potrà finalmente focalizzarsi sull’ottimizzazione tramite micro-regolazioni e non dovrà trovarsi nell’imbarazzo dire che il telaio è sbagliato e occorre accettare compromessi.

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Blog | 21 Ottobre 2024

Digital Sizing by Gregario

Definire le misure ottimali di un telaio è sempre una sfida affascinante. Ancor di più lo è calcolare le misure ottimali dell’intera bicicletta, cioè quell’insieme di geometrie che portano ad una totale armonia di ergonomia e guidabilità, dal punto sella all’impugnatura dei comandi (punto mani) e al pedale (punto piedi).

Tradizionalmente, la progettazione di biciclette personalizzate richiede la presenza fisica del ciclista presso la sede del produttore o del negoziante di riferimento, il che può essere limitante al punto da rendere il su misura accessibile a un sottogruppo molto ristretto di amatori, non solo per ragioni economiche ma anche di logistica e di tempo.

Il mondo del bike fitting ha sviluppato negli anni una serie di “ricette”, metodi empirici affinati e tramandati nel corso degli anni, evoluti man mano che nuove attrezzature sono entrate nello studio del bike fitter, ma spesso orientate al fine ultimo di adattare l’atleta in sella ad un telaio già esistente. Solitamente si propongono sostituzioni e/o micro-regolazioni di sella, attacco e manubrio che possono migliorare la postura, raggiungendo raramente l’ottimo… ma soltanto se la base di partenza ricade già nell’intorno dei valori ideali, ma non è certo possibile rimediare ad un telaio con misure inadeguate.

Ecco perché il dimensionamento (sizing) del telaio è importante, che si tratti di individuare la taglia standard più congeniale o, meglio ancora, di partire dal foglio bianco e impostare il progetto di una nuova specialissima su misura.

Ma qual è la proposta di Gregario su questo fronte? Beh, tutto dipende dal vostro punto di partenza…

Caso A) Avete già le idee chiare?

E’ probabile che abbiate già un bike fitter di fiducia o un rivenditore attrezzato e capace di definire i vostri punti di contatto ideali… oppure ipotizziamo che abbiate una vecchia bici che vi calza a pennello e vogliate replicare quell’esatto posizionamento su un monoscocca moderno ma non vi è possibile con le taglie standard… o supponiamo infine che abbiate già in testa le vostre misure ideali perché ve le ha dette la trisnonna in sogno. Beh in tutti questi casi il gioco è fatto e non si rende necessario alcun metodo di sizing, dovrete solo comunicare in modo chiaro i dati essenziali, vale a dire quelli riportati nella seguente tabella in riferimento agli schemi sotto:

Xs Distanza orizzontale dal centro BB al punto contatto sella (indicativamente dove la sella è larga 70 mm)
Zs Distanza verticale dal centro BB al punto contatto sella (v. sopra)
Xc Distanza orizzontale dal centro BB al punto contatto mani (impugnatura comandi, indicativamente al punto di appoggio nel palmo alla base del pollice)
Zc Distanza verticale dal centro BB al punto contatto mani (v. sopra)
W Larghezza del manubrio (misurata al centro dei comandi)

Eventualmente fornite anche indicazioni sullo stile di guida che preferite, così ne terremo conto in fase di progetto per impostare la lunghezza dell’attacco. Il nostro cockpit prevede poi anche una possibilità di regolazione dell’angolo di attacco, ma il riferimento di base è da intendersi con attacco orizzontale (parallelo al terreno) ed eventuali variazioni dell’angolo sono da considerarsi micro-aggiustamenti per varie necessità (es. stagionali) così come le regolazioni sella: fino a ± 3 cm in altezza ed il classico avanzamento/arretramento in funzione del modello di sella prescelto.

Questi gli schemi di riferimento per le misure da fornire qualora abbiate già tutti gli strumenti per definirle in modo autonomo.

Blog | 29 Marzo 2024

Fatto a mano

In Gregario coltiviamo da sempre stima e rispetto per la tradizione telaistica artigiana del nostro bel Paese, quella che si dedica ad una nicchia di prodotto “classico” intramontabile, con l’acciaio in primis, ma anche con il carbonio fasciato e altre tecniche tipiche dell’atelier.

Dunque lunga vita agli artigiani telaisti e a chiunque si dedichi a preservare e tramandare una ars technica nobile e affascinante!

Ciò premesso, ci è capitato di incrociare recentemente alcuni post social di diversi stimati artigiani della bicicletta che esaltando le (indubbie) qualità dei propri telai mettono il loro “fatto a mano” in contrapposizione ai telai “stampati” in carbonio monoscocca. Detta così sembra una rivendicazione più che legittima, ma questa narrazione induce una disinformazione importante su COME vengono effettivamente prodotti i telai “stampati”… vale a dire con un lavoro manuale decisamente più impegnativo e oneroso di qualsiasi tecnica di giunzione degli otto tubi.

Eh già, perchè non stiamo parlando di stampare biscotti, bensì di disporre accuratamente oltre 200 sagome di tessuto (carbonio preimpregnato) all’interno di uno stampo. Parliamo di ritagli che vanno dalla pezza “lunga” 40 cm a francobolli di pochi cm, che devono essere posizionati a mano secondo uno schema preciso (il cosiddetto ply-book), con sovrapposizioni accurate, risvolti da gestire e direzioni della fibra da rispettare. E questa è soltanto una buona metà del lavoro, perché poi, a seconda della tecnologia di cura della resina utilizzata, ci sono una serie di ulteriori operazioni da fare, sempre rigorosamente a mano.

Nel caso dell’autoclave (tecnica più diffusa in Europa) è necessario disporre con estrema cura i sacchi interni, chiudere i due semistampi senza “pizzicare” nulla, disporre una serie di materiali ausiliari, chiudere il sacco esterno, applicare il mastice per collegare i sacchi interni con l’esterno e così via fino al momento in cui tutto viene mandato a temperatura e pressione. Inoltre, finita la “cottura”, si procede, ancora una volta a mano, con l’apertura dello stampo, l’estrazione del pezzo e fasi di finitura. Tutto ciò con una serie di possibili varianti operative in cui non ci addentriamo.

Dunque non c’è niente che sia più “fatto a mano” di un telaio monoscocca in carbonio.

Blog | 11 Agosto 2023

Pedalare Meditando

Ogni pedalata ben riuscita è prima di tutto un’attività di meditazione.

Ci si trova, prima o dopo, durante il percorso, ad entrare in una sorta di trance: i polmoni ventilano, il cuore pompa, la memoria muscolare ingrana il pilota automatico: intensità, tempismo, coordinazione, riflessi. Il cervello a questo punto deve “solo” tenere d’occhio le buche e gli altri utenti della strada (e non è poco), ma, considerata la potenza di calcolo disponibile, si ritrova mediamente disoccupato. I problemi quotidiani vengono improvvisamente convocati ad una riunione mentale rapida e risolutiva: si risolve ciò che è risolvibile, si ridimensiona ciò che non è importante, si apre un improvviso sguardo “laterale” su ciò che pareva insolubile. La doccia al rientro consolida i pensieri, fissa le idee fondamentali e siamo pronti per affrontare nuove sfide personali e professionali.

 

Tutto questo però succede solo ad una condizione: l’assenza di dolore. La fatica non è un problema, quella fa parte del gioco, è voluta e desiderata dal ciclista, ma il dolore è tutta un’altra storia, il dolore rovina tutto. Un ginocchio che si infiamma, un fastidio insistente al collo o un bruciore inatteso all’inguine possono compromettere tutto il piacere meditativo. Il cervello non riesce a focalizzarsi su altro: “magari se arretro un po’ sulla sella… no, ora provo in piedi… niente da fare, torno ad impugnare alto… nulla, magari uno sprint aiuta a sbloccare, macchè… che faccio? Mi sa che devo rientrare”. Obiettivo mancato e conseguente delusione.

 

Poi magari si aspetta qualche giorno, anche una settimana e si riprova. E che frustrazione quando quel dolore torna a farsi sentire, magari dopo qualche decina di km in cui ci ha lasciato covare l’illusione di una pedalata ben riuscita. Anche nell’ipotesi di abbassare il ritmo e concludere senza acciacchi le uscite seguenti, lo stato mentale è compromesso: si passa il tempo ad ascoltare i nervi, a registrare ogni minimo segnale, nel timore di riconoscere nuovamente l’inizio di quel dolore.

 

Nel peggiore dei casi si entra in un loop di visite mediche, sessioni di bike-fitting, cambi di sella/manubrio/attacco/riser/tacchette/regolazioni/ecc. E in tutto questo ci si ferma ad un certo punto a pensare: dov’è finito quel piacere di inforcare la nostra fedelissima, imboccare la strada ed entrare rapidamente in quella bolla di meditazione?
Chiunque abbia conosciuto questo percorso sa che un telaio su misura rappresenta la soluzione più efficace e duratura. Un telaio su misura è progettato per adattarsi alle caratteristiche fisiche e morfologiche del ciclista, garantendo una postura ottimale, una distribuzione equilibrata del peso e una minore pressione sulle articolazioni. Grazie a questa personalizzazione, il rischio di dolore e infortuni si riduce drasticamente, permettendo di godere pienamente di ogni pedalata e mantenendo la mente concentrata sull’essenza del viaggio. Investire in un telaio su misura è investire nel proprio benessere fisico e mentale, ritrovando quella meditazione in movimento che rende il ciclismo una delle esperienze più gratificanti e liberatorie. Solo così, il ciclista potrà riscoprire il vero significato di quella bolla di meditazione su due ruote, dove il corpo, la mente e la strada si fondono in perfetta armonia.

 

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